Progetto ARVEDI

Applicazioni della realtà virtuale e aumentata alla formazione a distanza dei minori
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ARVEDI - Applicazioni della realtà virtuale e aumentata alla formazione a distanza dei minori - è un progetto finanziato nel quadro del POR FESR 2014-2020 Bando 2 – Progetti di ricerca e sviluppo delle MPMI Azione 1.1.5 sub-azione a1 Operazione CUP N. 3553.04032020.158000362

 

L’esperienza dei mesi di lockdown ha dimostrato che la formazione a distanza come emulazione dell’insegnamento faccia a faccia funziona bene nella scuola superiore e soprattutto nell’università.

Invece il rischio di perdita di qualità ed efficacia pedagogica associato all’e-Learning è molto elevato con gli alunni della scuola primaria e in parte media. Infine per i bambini della scuola materna e dell’asilo d’infanzia è semplicemente impensabile stabilire una qualsiasi forma di comunicazione attraverso le tecnologie, almeno in Italia (esperienze di digitalizzazione spinta non mancano in altre realtà nazionali come la Corea del Sud, la Finlandia e l’Olanda).

 

Il progetto ARVEDI mira ad affrontare questo tema introducendo a livello sperimentale la realtà virtuale e aumentata (AR/VR) nell’inglese come seconda lingua a bambini molto piccoli (3-7 anni). Essa si basa sulle competenze di un gruppo di scuole private e insegnanti di inglese toscane, che fino a prima della crisi Covid19 utilizzavano con successo una metodologia didattica originale fortemente basato sul contatto fisico fra docente e discente, e soprattutto fra discenti, in un contesto orientato alla valorizzazione delle esperienze ludiche di apprendimento individuale e collettivo.

Benché le tecnologie di realtà virtuale e aumentata siano largamente diffuse in molti settori, non vi sono prove documentate di un loro impiego su vasta scala nell’insegnamento, in special modo nel nostro Paese.

La domanda di ricerca è quindi se vi siano barriere insormontabili nell’età prescolare che si attenuano fino a scomparire solo con la crescita di età degli allievi oppure se un impiego coerente e consapevole della realtà virtuale e aumentata possa compensare efficacemente la mancanza di interattività tra alunni e insegnanti, ovvero tra utenti remoti della stessa classe virtuale, in una maniera documentabile e che quindi possa costituire un esempio replicabile e scalabile.

La proposta mira a colmare questo gap di conoscenze e ad accelerare la diffusione delle tecnologie AR/VR di cui il Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive è leader a livello regionale e nazionale, con un potenziale impatto produttivo e occupazionale nel settore dell’istruzione di grande rilievo, anche per il sostegno ricevuto da un approccio strutturato alla creazione e sviluppo del mercato, grazie al contributo di un’importante agenzia di comunicazione digitale fiorentina, pur essa partner del progetto.

 

RESPONSABILE SCIENTIFICO

Alessandro Innocenti

 

Partecipano alla ricerca i seguenti docenti del DISPOC:

Antonio Rizzo, Maurizio Masini, Oronzo Parlangeli, Paola Palmitesta, Stefano Guidi, Vincenzo Santalucia (borsista)

 

PARTNERSHIP IMPRESE

XR8 DI MOLINARI FRANCESCO & C. S.A.S. (Capofila)

LA MARGHERITA Srl

SOWHAT Srl