Perché non ci indigniamo?

Lunedì, 25 Marzo 2024

Perché non ci indigniamo? 

Incontro con il professor Paolo Mancini

Il seminario parte dall’interrogativo al centro del recente saggio di Paolo Mancini, Perché non ci indigniamo. Più nel dettaglio, “Perché gli italiani non riescono ad indignarsi per le evidenti malefatte della classe dirigente e a trasformare l’indignazione in mobilitazione collettiva?”. Eppure,la classe politica italiana si rende frequentemente protagonista di casi di corruzione e il sistema mediatico, in un’ottica premiale per le vendite, non fa che alimentare lo scontro politico anche attraverso l’estremizzazione della contrapposizione tra le parti in campo. L’ipotesi è che l’opinione pubblica italiana, che Mancini definisce “giudice schizofrenico e incoerente”, sia rimasta schiacciata proprio dal peso di un’indignazione che invece di unire,divide e allontana sempre di più, rendendo di fatto impossibile (o molto difficile) qualsiasi tentativo di sintesi e negoziazione tra gli attori al centro dell’arena pubblica.

 

L’interesse dell’incontro è quindi di indagare l’impatto dei media sui processi di polarizzazione del dibattito pubblico in Italia e la conseguente rassegnazione da parte dei cittadini nei confronti delle malefatte di politici e amministratori pubblici: processi che appaiono lontani ma che Mancini lega l’un l’altro, in una sorta di spirale di assuefazione, da un lato, e indifferenza (o peggio connivenza) dall’altro.

 

Guest lecturer: Paolo Mancini, docente di Sociologia delle comunicazioni all’Università degli Studi di Perugia, nell’ambito della Presentazione del suo ultimo libro: Perché non ci indigniamo? - Rubbettino, 2023.

Discussant: Paolo Bellucci (docente di Metodologia della ricerca politica presso l’Università degli Studi di Siena), Rita Marchetti (docente di Sistemi mediali e politici nell’era digitale e Sociologia dei media digitali presso l’Università degli Studi di Perugia), Maurizio Boldrini (docente di Storia del giornalismo presso l’Università degli Studi di Siena), Pierangelo Isernia (docente di Scienza dell’opinione pubblica e International Relations presso l’Università degli Studi di Siena).

Organizza e modera l’incontro Rossella Rega, docente di Giornalismo e nuovi media e Media Industry and Strategic Communication all’Università degli Studi di Siena.