Monday, December 18, 2023
Siamo tutte Elettra è un progetto di ricerca sull’archivio storico dell’ex Ospedale Neuropsichiatrico di Arezzo
Il progetto di ricerca sui temi della rigenerazione urbana, della memoria collettiva, sociale e culturale "Siamo tutte Elettra" ha ricevuto la menzione speciale al Premio Nazionale delle Arti 2023 – sezione Design.
La premiazione si è tenuta lo scorso fine dicembre (18/12) presso il MACRO di Roma nell'ambito del Premio Nazionale delle Arti, riconoscimento annuale riservato agli studenti iscritti alle istituzioni e ai corsi accreditati del sistema AFAM.
Al progetto ha collaborato il team dell'Università di Siena composto dalla professoressa Francesca Bianchi, referente scientifica del progetto GEM, dai professori Sebastiano Roberto, Carlo Orefice e Mario Giampaolo del Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive e dalla dottoressa Gozde Yildiz, assegnista di ricerca del Dipartimento.
Per Siamo tutte Elettra, la giuria ha apprezzato l’articolazione e l’ampiezza della ricerca, basata sull’archivio storico dell’Ospedale e le proposte di rigenerazione e valorizzazione del luogo, ritenendo particolarmente efficace l’aver utilizzato una autentica storia di emarginazione femminile per dare evidenza ai problemi della salute mentale.
Il premio è consistito in un riconoscimento attribuito ai partecipanti dell’Istituto ISIA di Firenze che hanno preso parte al contest: Alessandra Benfatto, Maria Pia Cilenti, Rebecca De Toma, Marco Midun, Ludovica Mosconi, Asia Neri, Martina Ugolini.
Al progetto di Ricerca, svolto da ISIA Firenze in collaborazione con l’Università di Siena, hanno inoltre partecipato i professori Maurizio Galluzzo (coordinamento ISIA Firenze), Francesco Fumelli (ISIA Firenze – Direttore).
Siamo tutte Elettra è un progetto di ricerca sull’archivio storico dell’ex Ospedale Neuropsichiatrico di Arezzo per la produzione di una pubblicazione editoriale e la realizzazione di una mostra.
Per Siamo tutte Elettra, la giuria ha apprezzato l’articolazione e l’ampiezza della ricerca, basata sull’archivio storico dell’ospedale, e le proposte di rigenerazione e valorizzazione del luogo, ritenendo particolarmente efficace l’aver utilizzato una autentica storia di emarginazione femminile per dare evidenza ai problemi della salute mentale.